Fior d’Arancio: esempio di passione per territorio e vino.

#TRADIZIONIDIFAMIGLIA – Parte I.
Di Fior d’Arancio, recupero dei vitigni autoctoni e passioni. 

Lo spumante Fior d’Arancio è ottenuto da uve Moscato Giallo (almeno al 95%), ovvero da uno dei vitigni che più rappresenta il terroir dei Colli Euganei, e tra più antichi e caratteristici dell’area mediterranea. Un vitigno che profuma di storia insomma. E una storia ricca di passioni: per il vino, il territorio, per un lavoro fatto di persone che ogni giorno vivono insieme tra vigna e cantina in un mondo parallelo, con i suoi ritmi e tradizioni.

 

La nostra passione è quella di non stravolgere il territorio. Ma anzi, di dargli ascolto e lavorare prima le uve e poi il vino lasciandoci guidare dai suoi suggerimenti. Come vignaioli, crediamo che la strada migliore da percorrere consista nel prendere ciò che è tipico del luogo per portarlo alla sua massima espressione.

E proprio il Fior D’Arancio è un esempio di questa filosofia. Nella villa che ospita la cantina è sempre stato presente, da oltre 50 anni. Da prima del nostro arrivo. È stato dunque naturale ascoltare quello che il moscato giallo, con al sua storia antica, aveva da raccontarci e insegnarci. Così negli anni ’90 abbiamo avviato il lavoro di recupero delle barbatelle autoctone. Prima abbiamo raccolto le gemme dalle vigne già presenti per farle potare da un vivaista specializzato. A quel punto abbiamo potuto ricreare le barbatelle da mettere a dimora per il ricambio che in questi anni ci ha permesso di produrre il nostro Fior d’Arancio.
Uno spumante che prima di tutto racconta i Colli Euganei e quell’origine vulcanica che caratterizza territorio e vini.